Porca vacca! ecco finalmente, dopo qualche mese, il post sulla Giordania, un paese circondato da bombe, guerre storiche e tensioni forti. La Siria a nord, l'Iraq a est, Israele e Palestina a ovest. Con questi ultimi, la Giordania condivide quell'assurdo e sbalorditivo bacino salato del Mar Morto. Dalla sponda giordana, scorgi la costa di due paesi diversi e contrapposti, con culture e religioni distinte, ma legati per sempre da una storia di affermazione territoriale e identitaria segnata dalla violenza. In questo momento Israele sta commettendo un genocidio contro il popolo palestinese e tutta la comunità internazionale dovrebbe prendere parola e agire per fermarlo.
Fa effetto, quindi, scrivere un post sulle figate che potete fare e vedere in Giordania. Ho comunque deciso di farlo perché decidere di non raccontarvi le bellezze di questo paese non servirebbe a nulla. Ci siamo trovati benissimo in questa terra e con il suo popolo. La gente che abbiamo incontrato tendenzialmente ce l'ha con francesi e americani, mentre adora gli italiani (ma se sapessero meglio cosa succede nel nostro paese al momento, spero cambierebbero idea!!).
E allora iniziamo dalla prima tappa, la capitale della Giordania, Amman. Ci siamo fermati due notti perché ci ha ospitati un amico che da anni lavora nella cooperazione internazionale, soprattutto in Siria. Non abbiamo visto granché di Amman ma ci è sembrata una città abbastanza divertente, con alcuni siti archeologici degni di una visita, come l'anfiteatro romano e la cittadella, la vera parte storica della città con influenze dei molti popoli che l'hanno attraversata. Ad Amman vive tantissima gente straniera e molte persone lavorano per grandi organizzazioni internazionali, quindi troverete tantissimi luoghi fatti apposta per i famosi expats, garden bars and restaurants, come l'Alqsr Garden (https://www.alqasrmetropole.com/en/alqasr-garden), in stile giordano ma un po' fancy e quindi cari! Se invece vi addentrate nel centro più vivo, potete provare alcuni ristoranti economici e dal gusto autentico, lontano dalle contaminazioni globali. Sulla mappa di Rolling Potato trovate tutti i luoghi che ci hanno consigliato, ma intanto ve ne dico due che abbiamo provato: Al Khather Mansaf, dove potete scegliere praticamente solo un piatto, tipico della tradizione giordana e palestinese e di quell'area geografica, composto da agnello cotto in una salsa buonissima a base di formaggio kashk (di pecora o capra) e servito con riso, e Bab Al Yemen Happy Restaurant, dove invece potrete assaggiare, in grandi quantità e a basso costo, tanti piatti tipici dello Yemen accompagnati da deliziosi frullati e centrifughe (menta e limone è la migliore!).
Ah...questioni organizzative:
VISTO
Acquistate il visto online su https://www.jordanpass.jo/ . Avrete ingressi gratuiti ad alcune attrazioni, il biglietto per Petra e altre cose !
MACCHINA
Noi abbiamo prenotato la macchina attraverso questo sito super affidabile e consigliato da altri travel bloggers: www.discovercars.com da Monte Carlo Rent a Car. Se vi chiedono di pagare ulteriori assicurazioni, non fatelo perché non è
necessario. Ci sono anche venuti a prendere all'aereoporto!
SOLDI
Potete ritirare in aereoporto o cambiarli ad Amman, ci hanno consigliato Khalil Al Rahman Exchange !
TELEFONO
Abbiamo acquistato una sim card con internet illimitato da Orange in aereoporto per 10-15 €.
Il Mar Morto
Da Amman si arriva in circa un'ora sulle rive del Mar Morto, a -420 m sotto il livello del mare, il più basso sulla terra, con il 30% di salinità che ti tiene a galla senza farti muovere un dito mentre godi di un'acqua super cristallina!
Tutt* ti dicono che la cosa più importante sia avere dell'acqua per sciacquarsi dopo il bagno...e sì, è assolutamente vero, soprattutto se ti spruzzi gli occhi con l'acqua, cosa che ovviamente ho fatto. Le possibilità sono tante: puoi soggiornare in uno dei grandi hotel con accesso privato alla spiaggia e alla spa, tipo il Movempick, il Marriot o il Kempisky, alcuni dei quali non consentono l'ingresso giornaliero, oppure puoi avere, per 30€, una giornata intera con accesso al mare, piscina e buffet. Puoi anche affidarti a uno dei tanti gruppi di ragazzi che si piazzano sulla strada ad aspettarti: ti preparano il caffé, ti danno l'acqua per la doccia e una sdraio all'ombra vista mare. Le spiagge pubbliche sono diventate a pagamento e sono molto affollate. L'ultima opzione è avventurarsi autonomamente portandosi dei boccioni d'acqua.
Qualsiasi cosa sceglierai, la giornata sul Mar Morto sarà una delle più belle della tua vita perché la sensazione che provi è unica! Noi abbiamo alla fine optato, un po' a occhi chiusi, per una bella pacchianata, un vecchio hotel in ricostruzione, l'O beach, dove ce la siamo spassata alla grande!
Da non perdere nelle vicinanze ci sono le cascate e sorgenti di acqua termale di Ma'in, un luogo frequentato quasi solamente da locals e dove c'è una pace pazzesca. Da non perdere il parco naturale del Wadi Mujib, aperto la mattina e dove si possono fare delle escursioni uniche, alcune guidate e altre no. Consiglio di visitare il sito https://it.visitjordan.com/Wheretogo/Wadi-Mujib .
Il deserto del Wadi Rum
Allora, il deserto del Wadi Rum è diventato famoso perché ha fatto da set a diversi film, tra cui The Martian, con Matt Damon, un astronauta rimasto su Marte e sopravvissuto riuscendo a coltivare patate, ma soprattutto Lawrence d'Arabia, un archeologo che lavorò per i servizi segreti inglesi nei paesi arabi durante la prima guerra mondiale.
Il Wadi Rum è un deserto molto speciale perché ha al suo interno montagne rocciose altissime, alcune delle quali meta di arrampicatori. La vetta più alta, quella del Jebel Rum, è di 1754 m. Wadi significa valle, infatti fu scavata nei millenni dallo scorrere del fiume su un suolo sabbioso e di roccia granitica.
Noi abbiamo scelto di vivercelo andando a dormire nelle famose Bubble Rooms, delle grandi sfere di plastica con un grande sistema di codizionamento dell'aria interna, una turbina che impedisce il crearsi di muffe e quindi un sistema di continuo circolo d'aria. Infatti, per accedervi, bisogna passare dall'anticamera per impedire che la bolla ti si sgonfi addosso.
L'hotel si chiama Bubble Luxotel (https://www.booking.com/hotel/jo/wadi-rum-bubble-luxotel.it.html), consigliato da Human Safari (https://www.sivola.it/coordinatori/nicolo-balini), ed è abbastanza caro, ma fidatevi che vivrete un'esperienza unica...arriverete al tramonto dopo un breve tour del deserto con delle tonalità di luce tra il rosso e il viola, vi metterete in terrazza e poi al calar del sole, e al calar delle temperature, vi immergerete nella vasca idromassaggio circondati da sabbia e roccia in mezzo al nulla...per poi rientrare finalmente nella vostra bubble, buttarvi sul divano guardando il buio più totale e un cielo di stelle da far venire i brividi. Dimenticavo il momento della cena! A pochi passi dalla vostra bolla, percorrendo a piedi un percorso illuminato nel deserto, vi recherete all'interno della struttura ricettiva principale...una tensostruttura a forma di igloo gigante dove potrete abbuffarvi saltando da una pietanza all'altra del buffet incluso nel prezzo dell'hotel.
All'alba svegliatevi e scegliete il tour meno banale, meno turistico...non è semplice, dovrete essere molto chiari con le guide e far capire loro cosa desiderate, se un tour delle principali attrazioni rocciose, vedere i 7 pilastri, le incisioni, i luoghi del cinema, fare sand boarding..ecc. Mi raccomando, però, fatevi una pausa aspettando il levar del sole gustandovi un the davanti al fuoco sulla sabbia.
Aqaba: scuba diving nel Mar Rosso
Aqaba è una tappa assoulutamente evitabile. Noi ci siamo andati per vedere com'era il Mar Rosso e per fare scuba diving, altrimenti, a meno che non siate dei fans degli hotel di lusso all inclusive e dei villaggi turistici, ad Aqaba non ci si sta bene, è una grande città portuale e industriale, molto costruita e in costruzione, dove c'è sempre meno spazio per la natura e sempre più per il business turistico e non. Ahimé anche noi siamo finiti in un hotel di lusso perché volevamo stare sul mare. Immagino che cercando più a fondo, si riescano a trovare delle sistemazioni più autentiche e più distanti dalla città dove poter godere ancora di una costa autentica. Il Luxotel di Aqaba (https://www.booking.com/hotel/jo/luxotel-aqaba-beach-resort-amp-spa.it.html), però, ha un grande vantaggio, quello di avere al suo interno un Diving Centre mooooolto figo, Il Royal Diving Club (https://royaldivingclub.com/diving/), dove potrete fare un'immersione, anche da principianti, dopo un brevissimo corso teorico-pratico di un'oretta circa.
Noi siamo arrivati la sera, ci siamo tuffati nel caldo Mar Rosso, facendo attenzione a non toccare i coralli, ci siamo addormentati al tramonto sulla spiaggia e poi ci siamo goduti una cena tipica a bordo vasca, con una brezza calda ma piacevole. La mattina, dopo una super colazione vista mare e un tuffo in subacquea in un mare coloratissimo pieno di pesci strani, siamo ripartiti. Ci è piaciuto così tanto che stiamo prendendo il brevetto Open Water per continuare a fare immersioni!!
Petra: la città perduta nella roccia
Con un fortissimo mal di pancia e la malattia del viaggiatore che mi galoppava dentro, siamo finalmente giunti alla vera distinazione della Giordania, Petra, la città scavata nella roccia da un popolo che sembra quasi essere esistito per magia, i Nabatei, commercianti dell'Arabia antica.
Al di là di una massa di turisti esagerata, il sito archeologico vale assolutamente la pena e vi consiglio di fare il nostro giro che vi romperà meno le gambe perché eviterà una terribile salita, oltre a farvi godere una parte del sito meno frequentata alle prime luci del mattino per poi scendere e arrivare nella bolgia solo alla fine prima di andarvene.
Avendo il Jordan Pass, avrete l'accesso a Petra incluso, quindi potrete recarvi direttamente sul sito. Prendete un taxi vicino alla biglietteria, contrattando il prezzo subito, e fatevi portare all'ingresso di Piccola Petra, la parte superiore del sito archeologico. Da qui vi addentrerete nella roccia, iniziando ad assaporare la peculiarità del luogo, case, santuari e scalini ricavati dalla roccia, in una strada che si restringe sempre di più, poi prenderete una jeep e vi farete portare all'imbocco del sentiero che porta al Monastero, Al Deir, simile al Tesoro di Petra, ma molto meno frequentato, con un bel chiosco per sedersi a rinfrescarsi e in pianoro più arioso e soleggiato. In ogni caso, prima di avventurarvi, se avete solo un giorno, prendete una mappa e decidete cosa volete visitare prima di entrare, perché, volendo, dentro al sito ci potreste rimanere giorni e giorni a fare diversi trekking archeologici.
Vicino al sito archeologico vivono ancora delle comunità nomadi che lottano per il diritto alla casa ormai da molti anni. Potete provare a recarvi davanti a una delle loro dimore per chiedere ospitalità, ci hanno detto che molti di loro vivono anche di questo.
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